Blockchain in UE: Cosa aspettarsi dal Digital Day 2018

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Blockchain in UE: Cosa aspettarsi dal Digital Day 2018

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

La Commissione europea e la presidenza bulgara del Consiglio dell’Unione europea si riuniranno a Bruxelles il 10 aprile 2018. Questo avverrà in occasione della Giornata digitale 2018, con lo scopo di promuovere l’innovazione in senso più globale. In questo articolo verranno trattate le iniziative riguardanti il settore delle criptovalute e della blockchain.

digital day 2018

Digital Day 2018

La Giornata digitale 2018 si svolgerà a Bruxelles il 10 aprile 2018. L’evento, della durata di un giorno, riunirà soggetti di alta rilevanza del settore delle tecnologie digitali e delle telecomunicazioni. L’evento è organizzato congiuntamente dalla Commissione europea e dalla presidenza bulgara del Consiglio dell’Unione europea.

Si tratta di un’opportunità per le parti di rilevanza interessate nei settori della tecnologia digitale e delle telecomunicazioni di discutere i piani generali per l’intelligenza artificiale, l’assistenza sanitaria e l’identità digitale. In questi settori, una blockchain pubblica potrebbe favorire in molti modi la comunità. Potrebbe infatti sostenere il benessere delle popolazioni che ne hanno bisogno, combattere il flusso della tratta di esseri umani, consentire ai cittadini di gestire le proprie cartelle cliniche e migliorare il flusso complessivo di dati e comunicazioni.

L’obiettivo è quello di superare i confini e le frontiere per creare una tecnologia unificata che possa servire meglio il pubblico. I membri del Parlamento europeo, Jakob von Weizsäcker e Eva Kaili, si uniranno alla conversazione. Insieme a loro saranno presenti politici provenienti da Polonia, Slovenia e Paesi Bassi.

L’evento di Bruxelles ripercorrerà anche gli accordi dello scorso anno. Infatti verranno trattati i progressi ottenuti sui punti trattati durante la Giornata digitale del 2017, tenutasi a Roma. Verranno infatti analizzati i progressi nel campo dell’informatica ad alte prestazioni, della trasformazione digitale dei posti di lavoro e delle competenze, della digitalizzazione dell’industria e della mobilità automatizzata connessa.

Le dichiarazioni dell’UE a riguardo della blockchain

L’Unione Europea, in un comunicato ufficiale, dichiara che la blockchain è:

“Particolarmente utile per consentire fiducia, tracciabilità e sicurezza ai sistemi che si scambiano dati o risorse. Esiste un grande potenziale per l’utilizzo della blockchain in molti settori diversi, come i servizi finanziari, le catene di approvvigionamento o l’assistenza sanitaria.”

Al contempo in un documento ufficiale rilasciato dall’Unione Europea a riguardo dell’istituzione dell’osservatorio e forum dedicato alla blockchain della UE possiamo trovare altre dichiarazioni interessanti. Ad esempio viene specificata l’intenzione di “Incoraggiare i governi, l’industria europea e i cittadini a trarre vantaggio dalle possibilità offerte dalla blockchain.”

Insomma, c’è da aspettarsi molte notizie di estremo interesse per la comunità europea dei appassionati della blockchain e delle criptovalute il 10 aprile. In particolare potremmo sentire di possibili implementazioni all’interno dell’unione europea di infrastrutture basate su queste tecnologie. L’implementazione di simili tecnologie, per giunta, pare spaventare aziende quali VISA. Questa azienda, infatti, implementandola probabilmente vedrebbe scendere sostanzialmente i propri profitti. Questo perché le tariffe di transazione dei metodi di pagamento tradizionali sono solitamente ben più alte di quelle medie anche per le blockchain meno efficienti, come quella del Bitcoin. Abbiamo trattato questo argomento in maniera più approfondita in un articolo.

Conclusione

L’Unione Euopea sembra decisamente voler sostenere lo sviluppo di queste nuove tecnologie. Oramai, seppur spesso critiche nei confronti delle criptovalute, spesso per via dell’assenza di regolamentazione e KYC, le istituzioni finanziarie sono solite essere favorevoli nei confronti della blockchain. Certo, la SEC ha recentemente dichiarato le ICO siano titoli e ha preso le prime azioni nei confronti di alcune imprese, ma questo non contraddice affatto tale tesi. Questi sono solo le conseguenze negative della progressiva integrazione di queste tecnologie all’interno del sistema finanziario tradizionale. Nel lungo andare le conseguenze positive dovrebbero essere di entità ben maggiore rispetto a queste.

Per chi ha lungimiranza questi non possono essere visti come altro che lievi dossi sul percorso. Sono infatti delle scosse di assessamento dovute all’inserimento di una nuova placca tettonica nel continente finanziario. Una volta completata la regolamentazione di queste tecnologie queste saranno libere di crescere con una nuova sicurezza e stabilità. Investire in criptovalute è una attività finanziaria particolarmente rischiosa proprio per via, in gran parte, di questa incertezza a livello regolamentare. A questo si aggiungono le hack su larga scala, ma vengono sviluppate soluzioni anche a questi problemi. Infatti, sono stati annunciati diversi exchange decentralizzati (EOSfinex e quello gestito da Binance) e una soluzione Ethereum chiamata Plasma Cash. Il futuro sembra di certo roseo per il settore ma viviamo il momento in cui questo ancora non è maturo ma è cresciuto abbastanza da attirare l’attenzione delle istituzioni, con tutte le conseguenze del caso.